venerdì 30 dicembre 2011

Devo ricominciare a vivere

è da tempo che non pubblico i miei pensieri sul blog......ne sono successe di cose!!!
Purtroppo questa mia assenza è dovuta principalmente ad un dolore immenso che mi avvolge in queste giornate.
Il 6 di ottobre ero al lavoro, il mio capo era andato a fare delle commissioni e io ero in ufficio da sola. Come ogni giorno faccio la telofonata a mio padre, anche solo per chiedere una stupidata ma ho bisogno di sentire che sta bene e cosa fa.....mio padre abita a 30 mt da casa mia.
Erano le 11 circa, mi risponde, musica in sottofondo come suo solito e dopo aver chiesto come al solito "dove sei?" mi risponde, mi racconta cosa aveva fatto fino a quell'ora e con la sua immancabile solarità mi saluta ridendo e mi dice, dai Je ci vediamo dopo, ciao ciao ciao. Già così saluta lui con 3 volte ciao ciao ciao.
Ore 11.10 mi suona il telefono, è lui, rispondo dicendo "che c'è adesso? ma il gelo mi passa per la schiena:
un'amica di famiglia mi dice che è stato male e hanno chiamato l'ambulanza.......
Volevo essere positiva, era già capitato uno svenimento per un colpo di calore ma questa volta mi sentivo male anch'io. Da sola in ufficio, non potevo uscire, andarme, non potevo fare nulla se non avvisare mia sorella (che fortunatamente faceva il turno di pomeriggio e quindi era a casa) dell'accaduto e di correre da mio zio dove è stato male, a 200 mt vicino casa
Tremavo come una foglia, continuavo a ripetermi nella mente di stare calma, ero da sola, non potevo permettermi cavolate.....la bottiglia da un litro vicino a me si è dimezzata in 5 minuti.
Il mio capo mi chiama per sapere se tutto bene e dicendomi che avrebbe fatto un'altra commissione e poi sarebbe arrivato. Avrei voluto dirgli di tornare in ufficio che volevo correre da mio padre ma non mi sembrava giusto, era in buone mani e non potevo far correre in macchina un'altra persona .... e poi non sarei riuscita a guidare in quelle condizioni, dovevo calmarmi.
Una serie di chiamate tra me e mia sorella: mio padre era in ambulanza, aveva perso da subito i sensi e dovevano portarlo d'urgenza in ospedale.
La ragazza che era presente al momento dell'accaduto mi ha detto che dopo aver salutato me al telefono ha sentito male al petto, ha chiesto un bicchiere d'acqua e si è accasciato sulle ginocchia per poi sdraiarsi delicatamente a terra.
Riesco a uscire dal lavoro, mio cognato accompagna me e mia sorella in ospedale ma le condizioni erano sembrate subito tragiche. Arrivate lì, ci chiamano e capisco subito che qualcosa non va. Ci deve parlare un medico e ci fanno accomodare in una stanzina vicino alla camera mortuaria. La dottoressa, delicattissima nel dirci questa cosa, ci porta a conoscenza del suo decesso. Voglio vederlo......il sorriso è impresso sulle sue labbra e sembrava impossibile che non c'era più...l'avevo sentito solo 5 minuti che succedesse questo brutto infarto all'età di soli 58 anni. Il giorno 6 ottobre, un giovedì .... a 7 anni giusti dalla mancanza di mia mamma, mancata il 1 ottobre del 2004 per un aneurisma cerebrale.
Mia madre aveva lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile, io padre era stremato della mancanza dell'amore della sua vita conosciuto da giovanissimi. all'età di 19 anni lei e 25 lui erano già genitori di me e dopo 6 anni di mia sorella. Due genitori giovanissimi, persi così in un soffio di fiato.
Sono quasi tre mesi che manca ma io ancora aspetto che passi davanti a casa con la sua macchina rumosa, la sua musica alta , gli piaceva come a me la musica latino americano.
Forse inizio a rendermi conto solo ora di quello che è successo, mi manca, mi manca tanto, ho cercato di essere forte per il mio bambino di quasi 5 anni ma credo di essere stremata da questa cosa. Piango di nascosto, negli ultimi 3 giorni di continuo, ogni singola cosa mi ricorda lui. Il mio era un amore fortissimo, prima figlia, attaccatissima in modo morboso al papà già dall'infanzia. Era il mio pilastro, l'esempio da seguire, la mia guida, il mio educatore...se sono così lo devo ai miei genitori anche se assomiglio parecchio al mio papà sia esteticamente e sia caratterialmente; mi ha insegnato la lealtà, la generosità, mi ha sempre detto che nonostante le cose brutte che accadono, la vita è bella e bisogna viverla. Lui aveva iniziato a vivere una seconda vita, sembrava ringiovanito ... alla sua età era andato su Tornado a Gardaland...un folle!!!
Vorrei cambiare casa, cercare di andare altrove dove tutte le mattine o tutte le volte che esco di casa non ci sia qualcosa che mi ricorda lui e mi fa stare male. Voglio sorridere, essere felice e spensierata ma non ci riesco. Mio figlio non mi vede piangere o stare male per mio padre, evito sempre davanti a lui ma credo che i bambini abbiano un animo puro e capisco tutto. L'altra sera voleva che dormissi con lui un pochino nel suo letto, mi accarezza la testa e mi dice: sai mamma l'altro giorno ti ho visto che eri sul divano un pò triste, è per il nonno? non essere triste, ci sono qua io a farti compagnia...io ti voglio tanto bene!!!!
Lui mi da la forza di andare avanti e sorridere, ma quando non c'è o dorme, la mia anima soffre e piano piano mi sto consumando di dolore.
Ho voluto scrivere queste cose perchè sentivo il bisogno di sfogarmi un pò, per alleggerirmi e dormire tranquilla......
Aspetto con ansia che inizi il nuovo anno e che mi dia la forza per tornare a essere me stessa, lo specchio di mio padre, una persona solare, vivace e con tanta voglia di vivere!!!

Auguri a tutte voi e buon anno nuovo

bacioni